NOTIZIE STORICO-CRITICHE

di Carla Giaccone

 
Il richiamo costante alla figuratività, mai accademica, ma sempre vista con forme primarie, essenziali, archetipe, di radice cezannica-cubista, si accompagna, nell'artista, ad una concezione di forma aperta, in cui la rigidezza si annulla in nome della sintesi del moto. L'uomo, la sua forma, la sua armonia con l'esterno, senza alcun dramma, ma come un continuo impulso, un atto d'amore privo di sovrastrutture, puro nella sua autenticità, + una scelta di vita, una chiave costante di lettura di ogni forma. Anche il colore, il disegno partecipano di questa prorompente vitalità che è pura espressività, arrivando a tonalità materiche, fisiche e recuperando freschezze originali. Solo nell'ultima fase la linea prevale sul volume arrivando ad una stilizzazione delle strutture, che è pura sublimazione, per cui l'aspetto materico dell'oggetto perde sempre più corpo e l'essenzialità diventa purezza.